giovedì 5 aprile 2012

Mimmo Germanà


Il nome di Mimmo Germanà (Catania 1944 – Milano 1992) emerge all’inizio degli anni Ottanta con la Transavanguardia, termine col quale il critico Achille Bonito Oliva designa un gruppetto di artisti italiani che rilanciano una pittura di figurazione "calda", visionaria, dai colori fauve, che recupera spunti e citazioni senza progetto anche dall’arte del passato, dopo i "freddi" anni Settanta dell’arte concettuale.
A questo recupero della pittura, con Cucchi, Chia, Clemente, Paladino, De Maria, l’artista siciliano (autodidatta di formazione) partecipa con una personale carica di immaginazione di stampo popolaresco, "ingenuo", con forti cadenze simboliche.
"Una fantasia abbagliante, colorata, rapida, di gialli, rossi, blu" scrive Francesco Gallo, siciliano anche lui, commemorando l’amico morto per Aids a soli 48 anni.
Una sorta di espressionismo mediterraneo, che coniugava il primitivismo delle forme con la carica dionisiaca dei colori intensi e delle materie forti per comporre scene di sentore mitico.
Questa energia fantastica (qualcuno lo ha definito "lo Chagall italiano") gli valse – già nel 1980 – la partecipazione alla Biennale di Venezia.
Nel 1987 viene assegnato il Premio Gallarate a quest' artista dalla personalità complessa, anticonformista e tenace, i cui temi fondamentali sono figure di donne dai caratteristici volti ovali ed incantevoli paesaggi mediterranei, propri del suo vocabolario iconografico.

Mostre Personali:
Galleria L'Attico (Roma,'70)
Galleria Toselli (Milano, '77,'78,'81,'85)
Galleria Pio Monti (Roma,'78)
Galleria Persano (Torino,'78)
 Galleria Mazzoli (Modena,'80,'81)
Galleria Cavalieri(Bologna,'81,'82)
Galleria Advance (Dusserdorf,'81)
Gall.Ariadne (Vienna,'82)
Galleria Giuli (Lecco,'82)
Galleria Antiope France (Paris,'83)
Galleria Ferrari (Verona,'83,'87)
Galleria Barlach (Amburgo,'84)
Biennale (Sidney,'84)
Galleria La Bertesca (Milano,'85)
Galleria Chifel (Genova,'85,'86)
Galleria Studio Kostel (Paris,'87)
Galleria Campanile (Bari,'87)
Galleria Soligo (Roma,'88)
Galleria Roberto Monti (Modena,'88)
Galleria Civica (Valdagno,'88)
Studio Galliani (Genova,'88)
Galleria A. Macght (Paris,'89)
Galleria Free Art (Torino,'89)
Galleria Yesse (Bielefeld,'89)
Galleria Manuela Boscolo (Busto Arsizio,'89)
Centre Culturel Francais (Il Cairo ed Alessandria d'Egitto,'89)
Musèe de peinture et de sculture (Instabul,Turchia,'89)
La Bottega dei Vasai (Milano,'90)
Galleria Mazzoli (Modena,'90)
Artscope (Bruxelles,'90)
Ephemere (Montigny le Tilleul,'90)
De Gryse (Tielt,'90)
Centro Cult. Francese (Damas,Siria,'90)
Delegazione d'azione culturale (Thessalonique,Grecia,'90)
Istituto Francese (Atene,Grecia,'90)
Centro Culturale Francese (Amman,Giordania,'90)
Runsterlrhaus (Graz,'91)

Mostre Retrospettive:
Museo d'arte contemporanea e Fondazioni Orestiadi (Gibellina,1994) a cura di Achille Bonito Oliva
Galleria Boxart (Verona) a cura di Francesco Gallo

Secondo S. Grasso, è il " James Dean dell'arte perché ha sempre optato per una pittura forte..." , mentre per Del Vecchio è " un centauro della pennellata,di un segno avventuroso... " ed A .Bonito Oliva scrive : " un ritmo scorrevole regge la sua pittura , fatto di spessore e pennellate dense, di colori cupi e di materie forti".
(Fonte: http://www.boxartgallery.com/germana.php)

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