giovedì 5 aprile 2012

Sergio Scatizzi


Sergio Scatizzi nacque a Gragnano, in provincia di Lucca, nel 1918 e trascorse la sua giovinezza nella campagna lucchese a Valdinievole. Successivamente, seguirono un soggiorno a Napoli, di circa un anno, seguito da un trasferimento a Roma, dove ebbe modo di avvicinarsi al vivace ambiente artistico della capitale, che subito lo attrasse e dove conobbe Mario Mafai ed Antonietta Raphael.
Nel 1938, dopo un primo soggiorno a Parigi condotto nel 1936, si stabilì a Montecatini, dove iniziò ad approcciarsi alla pittura di paesaggi, alle nature morte di fiori e ai ritratti ad acquerello.
Chiamato a servire la patria, durante la seconda guerra mondiale ebbe modo di conoscere Giovanni Comisso, Filippo De Pisis, del quale visitò la mostra alla Galleria Barbaraux di Milano nel 1942, e Giorgio Morandi.
Nel 1943 Scatizzi fece di nuovo ritorno a Montecatini, dove riprese la sua attività pittorica. Al termine della guerra si unì al gruppo dei pittori pistoiesi, esponendo in molte collettive a Pistoia e a Montecatini. Sempre in quell’anno conobbe Ardengo Soffici, mentre in un successivo soggiorno a Parigi, nel 1948, entrò nuovamente in contatto con Comisso e De Pisis. Questa serie di incontri e di viaggi influenzarono notevolmente la crescita della carriera dell’artista, deciso a sviluppare un linguaggio che fosse assolutamente personale, di gusto romantico e più leggero, rispetto alla concretezza di linguaggio tipicamente toscana.
A Montecatini tenne la sua prima personale nel 1949, di soli paesaggi, alla Libreria Ariel, mentre l’anno successivo espose alla XXV Biennale di Venezia. Seguì anche il Premio di Pittura “Bagni di Lucca”, occasione che gli permise di conoscere personalmente Carlo Carrà, presidente di giuria.
Nel 1949 espose per la prima volta a Montecatini presso la Libreria Ariel e in quell’occasione fu presentato da Alfiero Cappellini. L’anno seguente è presente alla Biennale di Venezia.
Dal 1951 si legò d’amicizia con Ottone Rosai, del quale frequentò per molti anni lo studio di Via degli Artisti.
Nel 1955 si trasferisce definitivamente a Firenze dove instaura rapporti con il vivace mondo culturale della città.
Nel 1965 partecipa con alcune opere alla Quadriennale Romana.
Nel 1967 viene insignito del XVIII Premio Internazionale del Fiorino e della Città di Firenze.
L’anno seguente la sua prima mostra americana presso l’Asheville Art Museum, North Carolina (USA).
Nel 1969 mostra antologica alla Biennale del Fiorino.
Nel 1976 viene organizzata una vasta antologica presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara curata da Pier Carlo Santini dove vengono esposte opere fino ad allora rimaste inedite.

Negli anni successivi Sergio Scatizzi si stabilì a Firenze continuando la sua attività espositiva lungo tutta la penisola, fino ad una delle sue grandi consacrazioni avvenuta a Milano, nel 1982, presso il Salone della Galleria Annunciata, dove fu presentata un’ampia rassegna dei suoi dipinti.
Sempre nel 1982 si tiene l’antologica di opere dell’artista in Palazzo Strozzi a Firenze con testimonianze degli anni Quaranta, organizzata da Raffaele Monti e da Alfredo Righi e presentata in catalogo da Carlo Ludovico Ragghianti dove l’illustre storico dell’arte ricostruisce criticamente il lungo percorso di Scatizzi.
Nel 1991 espone "Le carte dipinte" alla Galleria "Moutinas" di Los Gatos, in California, USA.
Nel 1994 espone al Columbus Centre di Toronto (Canada) con prefazione di Antonio Paolucci.
E’ del 1997-’98 la mostra presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze – Sergio Scatizzi, dedicata al periodo informale con presentazione in catalogo di Antonio Paolucci, Carlo Sisi, Franco Zabagli, Raffaele Monti e Carlo Falciani.
Nel 2006 "Sergio Scatizzi – Immagini" al "Salone delle Reali Poste – Piazzale degli Uffizi" con presentazione di Antonio Paolucci, Ornella Casazza e Raffaele Monti.
Innumerevoli sono le mostre personali e collettive che si sono susseguite nel corso degli anni sia in gallerie private sia in quelle pubbliche in tutta Italia.
Nel 2009 "Il Barocco informale di Sergio Scatizzi" alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti Quartiere d’Inverno con Presentazione di Cristina Acidini, Giuseppe Cantelli e Simonella Condemi.
Pochi giorni dopo la chiusura della mostra il Maestro cessa di vivere il 1 dicembre 2009.
Proseguirono i successi segnati da esposizioni e mostre di carattere antologico con lo scopo di seguire lo sviluppo della carriera dell’artista che scomparve nel 2009.
I Paesaggi, i fiori ed i frutti, rimasero per Scatizzi i temi più cari, da lui indagati con la stessa attenzione lungo il corso della sua carriera, attraverso una pennellata rapida e pastosa.
(Fonte http://www.deodato-arte.it/artisti-900/sergio-scatizzi/?gclid=CLrbx7HNma8CFcjO3wodZDVA1Q)

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